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C'è sempre un prologo che anticipa un evento. Cambia la corsa, questa volta siamo alla “Route de France 2010”. Ieri niente doppie file, ognuna corre per sé. La scena è un lungo rettilineo bretone, misura 5,9 Km. L'avversario di tutte è il cronometro. Da Lanvollona Plohua, biglietto di sola andata, tutti quanti si aspettavano che la più veloce fosse, Ina-Yoko Teutenberg. Attenzione però ad una vecchia volpe, quell'Olga Zabelinskaya che ha appena portato in casa “Safi-Pasta Zara-Manhattan” la vittoria alla “Thüringen Rundfahrt” e che ieri ha terminato al terzo posto del podio. “Olga in questo periodo sta facendo bene e probabilmente il meglio non l’abbiamo ancora visto”, continua a ripetere la sua ds, Diana Ziliute. L'ex campionessa lituana, che dodici mesi fa vinceva il prologo della “Route de France”, sa quel che dice e nelle prossime tappe ci sarà da attendersi fuoco e fiamme dalle sue ragazze, a cominciare proprio dalla Zabelinskaya. Da oggi ci si aspetta battaglia un po' da tutte, perciò, dopo il buon antipasto bretone, la caccia alla maglia arancione è apertissima. Partenza da Guingamp, ore 13:30, arrivo a Locmine, 116,4 Km di corsa, due i gran premi della montagna. La corsa è prestigiosa, non sarà la Grande Boucle Féminine ma concettualmente vi somiglia molto. Ecco, inquesto tracciato che taglia orizzontalmente la Francia del Nord, qualche salita in più non avrebbe certo dato fastidio a nessuno, specie a chi in salita ci sa vincere. Ma intempi di magra, anche e soprattutto per il ciclismo femminile, bisogna sapersi accontentare e far di tante tappe piatte virtù.