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Poi l’epilogo regala il sorriso più grande; Andrea Fedi ha vinto in volata la terza tappa
Anche oggi la giornata era iniziata con forte preoccupazione: “Qui al Giro di Slovacchia si fa sempre più dura”. Più avanti la mail di Simone Borgheresi entrava nei particolari delle conseguenze delle cadute avvenute nella tappa di ieri: “Matteo Fedi ha una frattura scomposta al pollice della mano destra, Antonio Barbio non ha dormito a causa dei forti dolori alla caviglia sinistra e forse non ce la fa a partire. Ivan Rovny ha un ginocchio gonfio; dopo la partenza vediamo come si sentirà”; insomma, un disastro annunciato.
Poi in gara tutto è cambiato e l’ammiraglia è testimone di un bellissimo epilogo. A fine tappa, da Liptovski Hradok a Trencin di 220 chilometri, dal telefono di Borgheresi parte un SMS con su scritto: “50 corridori in volata. Primo Andrea Fedi”. A quel punto parte il giro di telefonate e di felicitazioni. La fatica, i dolori, i pericoli, le ammaccature, non solo al corpo, di colpo spariscono per far spazio alla gioia di un giovane come Andrea Fedi, che ha vinto la sua prima gara del 2013 e si conferma dunque un corridore molto interessante anche in prospettiva azzurra. Nella squadra adesso c’è forte entusiasmo e già domani si lavorerà per bissare il successo; la tappa porterà il gruppo da.Trencin a Bratislava in 200 chilometri adatti alle ruote veloci.
Roma, 6 maggio 2013
Start Communication
Ufficio Stampa CERAMICA FLAMINIA- FONDRIEST
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