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12-08-2012
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MEDAGLIA DI BRONZO PER MARCO AURELIO FONTANA NEL CROSS COUNTRY

LONDRA 2012:
 

L’Italia festeggia la prima medaglia olimpica della storia nella mtb maschile
Londra, 12 agosto 2012 - Nella giornata conclusiva delle Olimpiadi Marco Aurelio Fontana regala una splendida medaglia di bronzo all’Italia e a tutto il ciclismo azzurro.
La gara del cross country si è conclusa con la volata a due con la vittoria e la medaglia d’oro per il ceco Kulhavy, primo in 1.29.07, e l’argento allo svizzero Nino Schurter staccato di un secondo. Alle loro spalle però il bronzo è tutto di Fontana che ha chiuso terzo in 1.29.32. Un risultato importante che regala all’Italia la prima medaglia della storia in campo maschile da quando il cross country fa parte del programma olimpico. Si tratta della terza medaglia olimpica per l’Italia della mountain bike alle olimpiadi dopo i due ori conquistati da Paola Pezzo ad Atlanta 1996 e Sydney 2000.
Sullo spettacolare e tecnico circuito dell’Hadleigh Farm Fontana ha dimostrato grinta e carattere conducendo la corsa dal primo all’ultimo dei 7 giri previsti in testa, con il terzetto dei migliori formato dall’italiano assieme al ceco Jaroslav Kulhavy e allo svizzero Nino Schurter. Giro dopo giro il terzetto ha imposto il suo ritmo tagliando fuori dalla lotta gli avversari. Gli unici che hanno provato a resistere rientrando su di loro sono stati il sud africano Burry Stander e lo spagnolo Jose Antonio Hermida che però poi negli ultimi due giri hanno definitivamente perso contatto.
Un’impresa straordinaria quella di Fontana che è stato più forte anche della sfortuna. Nell’ultimo giro infatti il biker azzurro in una delle fasi più concitate della gara, in un tratto in discesa molto tecnico, probabilmente a causa delle sollecitazioni del terreno, ha perso la sella. Fontana che però aveva già accusato un piccolo cedimento, ha visto scappare via definitivamente il treno per l’oro con Kulhavy e Schurter, però non si è fatto prendere dall’agitazione e ha saputo reagire con lucidità. L’azzurro ha mantenuto calma e concentrazione e ha continuato pedalando fuori sella, non senza difficoltà, fino al traguardo resistendo alla rimonta dello spagnolo Hermida e del sudafricano Stander, andando così ha prendersi meritatamente la medaglia di bronzo.
“Vincere una medaglia alle Olimpiadi era il mio sogno e adesso ci sono riuscito” spiega commosso Fontana, quest’anno già tre volte terzo in Coppa del Mondo e quinto ai Giochi Olimpici di Pechino 2008. “Sono felice è una grande emozione, questa gara era l’obiettivo di un intera stagione, mi sono preparato scrupolosamente; sapevo di stare bene, ci credevo, ma ogni gara ha la sua storia e basta poco per compromettere tutto, comunque penso di avere fatto la gara migliore da quando corro in mountain bike. Per vincere questa medaglia sono serviti testa e gambe, penso di avere corso tatticamente molto bene. Dopo l’episodio della sella ho cercato di mantenere la calma e reagire ma l’ultimo km e mezzo è stato infinito, gli ultimi metri ho pedalato con il cuore, volevo troppo questa medaglia. Una medaglia che dedico prima di tutto alla mia famiglia e agli amici che hanno sempre creduto in me e sono venuti anche oggi qui a sostenermi e poi alla squadra e a tutto il movimento del fuoristrada italiano. Siamo una grande squadra, questa medaglia dimostra che ci siamo e spero che possa incentivare tanti giovani ad avvicinarsi a questo bellissimo sport.”
“Marco oggi è stato davvero straordinario, questo bronzo vale quasi come un oro” dice il C.T. Hubert Pallhuber. “Speravamo in un buon risultato, ma conquistare una medaglia alle Olimpiadi non è impresa semplice. Fontana è partito fortissimo e ha corso con grande intelligenza sempre a ruota di Kulhavy e Schurter mettendosi però in testa nell’ultimo giro e provando anche ad attaccare facendo capire agli avversari che non era li con loro per caso. Peccato per l’episodio della sella, nella mountain bike gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo, però non penso che questo episodio abbia influito sul risultato finale della gara. Nell’ultima salita quando Schurter ha attaccato ho visto che Marco pedalava ancora seduto ed è in questo punto che ha avuto un cedimento e si è staccato leggermente dalla coppia di testa, quindi prima del problema alla sella. Il ceco e lo svizzero hanno dimostrato di avere qualcosa in più ma Marco ha comunque fatto una prestazione maiuscola andando a prendersi questa medaglia importantissima per lui, per la nostra squadra e per tutta l’Italia delle due ruote.”

Da segnalare anche l’ottimo esordio olimpico dell’under 23 azzurro Gerhard Kerschbaumer, protagonista di un grande finale tutto in rimonta dalla ventesima alla tredicesima posizione a 2’55” dal vincitore. Con questi atleti oggi la mountain bike azzurra può davvero sorridere guardando con fiducia e soddisfazione sia al presente che al futuro.
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Ufficio Stampa FCI

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